Origine e storia della T-Shirt

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Storia e origine della T-Shirt. La T-Shirt, è senza dubbio uno dei capi di abbigliamento più diffusi al mondo, o meglio IL capo di abbigliamento più diffuso al mondo. Oggi per noi è naturale vederla indossata da chiunque, uomini o donne, giovani e meno giovani, in occasioni informali come nei grandi appuntamenti. Ma è sempre stato così? Proviamo a ripercorrere brevemente un viaggio nella storia per per cercare di capire come sono andate le cose.

Testimonianza di abbigliamento etrusco
(fonte:http://sovanablog.altervista.org/abbigliamento-etrusco/)

L’origine della T-Shirt

Qual è l’origine della T-Shirt? Alcune fonti ritengono che qualcosa di molto simile all’attuale T-shirt era già utilizzata dagli Etruschi, forse riferendosi, con molta fantasia, a qualche variante particolarmente corta del chitone maschile. Molto più probabilmente, però, la vera antenata della maglietta così come la conosciamo noi oggi, vide la sua origine nel 1800 quando cominciò ad essere utilizzata dagli uomini come indumento intimo. Talmente intimo che sarebbe stata scandalosa da esibire in pubblico.
Certo è che più o meno dalla metà dello stesso secolo, i marinai indossavano già magliette, quelle con le tipiche righe orizzontali che ancora oggi ci fanno definire questa variante “da marinaio”. Allo stesso tempo alcuni lavoratori cominciavano ad utilizzarla per la comodità che presentava questo capo nello svolgimento delle loro attività.

All’origine un indumento intimo

Tuttavia, possiamo affermare che la storia contemporanea della maglietta cominciò, nemmeno a dirlo, con una “réclame” dell’inizio del 1900 di un’azienda americana. La Cooper Underwear Company, specializzata nella produzione di abbigliamento intimo, lanciò sul mercato la “canottiera per scapoli”, elastica e a girocollo. L’iniziativa ebbe talmente tanto successo che di lì a poco la marina statunitense obbligò i suoi marinai ad indossarla sotto l’uniforme. Insomma, se già nel XIX secolo si trovavano testimonianze dell’utilizzo di un capo pratico ed elastico, sembrerebbe che solo all’inizio del secolo successivo, fu la réclame dell’azienda americana a rendere popolare la T-Shirt in cotone. Decretandone l’inizio dell’era moderna.

Una storica pubblicità di T-Shirt

Promossa dai militari a capo…da allenamento

Da questo momento cominciò la “scalata” della T-Shirt verso un successo inarrestabile! Nel 1913 i soldati americani cominciarono ad utilizzarla come maglietta da allenamento o Training Shirt. Utilizzo dal quale deriva una delle teorie sulle origini dell’attuale nome “T-Shirt” (argomento affrontato anche in questo articolo). Questo evento, di fatto, promuove il capo dal ruolo di semplice indumento intimo. Per alcuni proprio in quegli anni venne coniato il termine T-Shirt. Secondo la Oxford Dictionary of English, al contrario, la prima apparizione del termine risalirebbe al 1920 nel romanzo “Di qua dal Paradiso”, opera d’esordio di F.Scott Fitzgerald. Il romanzo trattava il tema dei giovani americani di quella epoca e fu proprio questo che ne determinò il successo, poiché tanti di questi giovani si rispecchiarono nel protagonista.

La Oxford Dictionary of English attribuisce l’apparizione del termine “T-Shirt” al romanzo “Di qua dal Paradiso”, di F.Scott Fitzgerald

L’origine della fama

Cronache degli anni 40 raccontano di come negli Stati Uniti la T-Shirt era già molto diffusa tra i ragazzi dei college, che avevano l’abitudine di “personalizzarla” apponendo su di essa scritte e disegni (probabilmente realizzati a mano). Proprio in quegli anni, durante la seconda guerra mondiale, l’utilizzo della T-Shirt si diffuse anche nel Vecchio Continente, importata dai soldati americani. L’esercito aveva ormai reso la maglietta a girocollo parte integrante delle proprie divise.
Ma è negli anni ’50 che la T-Shirt divenne definitivamente una STAR. Fece la sua apparizione sul grande schermo indossata da sex symbol maschili del calibro di Marlon Brandon, nel film “Un tram chiamato desiderio” del 1951, e di James Dean, nel mitico “Gioventù Bruciata” del 1955.
Da quel momento la maglietta bianca, rigorosamente bianca, indossata sopra un paio di jeans, divenne il simbolo dei giovani ribelli e “rimase bianca” più o meno fino agli anni ’70.

 la maglietta bianca indossata sul grande schermo da Marlon Brando e James Dean
Marlon Brando e James Dean indossano la T-Shirt bianca sul set

La T-Shirt si evolve dal suo ruolo di origine

Dopo la seconda metà del secolo, si diffuse la moda di indossare magliette colorate (non più soltanto bianche!), spesso celebrative soprattutto di squadre sportive (football americano e calcio, ad esempio). Dagli anni ’70 sulle T-Shirt cominciarono ad essere celebrati anche cantanti e gruppi musicali, principalmente Rock. Sempre in quegli anni le magliette conquistarono anche il pubblico femminile. Cominciarono così ad essere prodotte T-Shirt con decorazioni di strass, pietre, nonché traforate, ricamate, plissettate.
Ci si rese conto che questo capo poteva essere una “tela” sulla quale rappresentare qualsiasi cosa. Si iniziarono a vedere magliette con scritte che riportavano disegni e messaggi di ogni genere, spesso a sfondo politico e ancor più spesso provocatori.

T-Shirt come veicolo pubblicitario

Le grandi aziende, come la Coca Cola, imitata poi da altri grandi marchi, capirono che le T-Shirt stampate potevano rappresentare un efficace veicolo pubblicitario. Negli anni 80, così, fecero la loro apparizione le prime T-shirt che riportavano i marchi di queste aziende. Loghi e motti aziendali dovevano essere inseriti in maniera intelligente nelle fantasie stampate sulle magliette, in modo tale da garantire capi che fossero di tendenza da una parte, ma che allo stesso tempo allargassero l’influenza del brand dall’altra.

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